Argento Ag

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INFORMAZIONI GENERALI SULL'ELEMENTO

L'argento è un metallo monovalente molto duttile e malleabile, appena più duro dell'oro, con una lucentezza metallica bianca che viene accentuata dalla lucidatura. Ha la maggiore conducibilità elettrica tra tutti i metalli, superiore persino a quella del rame, che ha, tuttavia, maggiore diffusione per via del minore costo.
L'argento puro ha colore più bianco, la maggiore riflettenza della luce visibile (povera invece nel caso della luce ultravioletta) e la minore resistenza all'urto. Gli alogenuri d'argento sono fotosensibili e l'effetto prodotto su di essi dalla luce è alla base della fotografia analogica (cioè su pellicola e carta chimica).
L'argento è stabile nell'aria pura e nell'acqua pura, ma scurisce quando è esposto all'ozono, all'acido solfidrico o all'aria contenente tracce di composti dello zolfo.
Nei suoi composti l'argento ha numero di ossidazione +1.
Non è un metallo chimicamente attivo, ma è attaccato da acido nitrico (che forma il nitrato) e da acido solforico concentrati ad alte temperature.

CARATTERISTICHE FISICHE E CHIMICHE

Simbolo elemento Ag
Numero atomico 47
Massa atomica relativa 107,8683
Temperatura di fusione 961,78 °C
Temperatura di ebollizione 2162 °C
Sato di aggregazione Solido
Densità (20°C) 10.49 g/cm3
Numero di ossidazione 1,2
Elettronegatività 1.42
Energia di prima ionizzazione 731,0 kJ/mol
Raggio atomico 144.5 pm
Configurazione elettronica [Kr]4d105s1
Energia di ionizzazione [eV] 7.5762 eV
Conducibilità elettrica 63 · 106 S/m
Percentuale nella composizione della massa terrestre 10-5%
Composizione isotopica Ag-107 51,839%
Ag-109 48,161%


CENNI STORICI

L'argento è noto fin dall'antichità. È menzionato già in testi cuneiformi del III millennio, nel libro della Genesi, e l'analisi di resti nei siti archeologici dell'Asia minore, delle isole del Mar Egeo, e del Vicino Oriente, indica che l'argento già nel IV millennio a.C. veniva separato dal piombo, e che erano note le tecniche di cesello, sbalzo e agemina rimaste sino all'età moderna. Per millenni l'argento è stato usato come ornamento e come materiale per utensili, come merce di scambio e come base per molti sistemi monetari. È stato a lungo considerato il secondo metallo più prezioso, dopo l'oro.
In molte teologie e cosmogonie, l'argento è associato alla luna e a divinità lunari e femminili. Benché chimicamente i due elementi non siano correlati, nell'antichità il mercurio veniva considerato come una specie particolare di argento – da cui il nome tradizionale di argento vivo ed il suo nome latino hydrargyrium (argento liquido). In araldica il colore argento ricorre in molti stemmi e blasoni; a volte viene rappresentato con il colore bianco.
L'argento dà il nome ad una nazione, l'Argentina, ed al suo principale fiume, il Rio de la Plata – dal suo nome spagnolo, plata. Nel corso del secolo diciannovesimo l'argento iniziò ad essere demonetizzato, mentre l'oro seguì il medesimo destino nel secolo successivo. L'oro restò ancora nei forzieri delle banche centrali; l'argento, invece, fu man mano completamente liquidato. Questa immensa quantità d'argento "liberata" dalle funzioni monetarie ha causato, fino a tempi recentissimi, una grande disponibilità di metallo, nonostante la produzione mineraria fosse di gran lunga inferiore ai consumi.




DISPONIBILITA' DELL'ELEMENTO

L'argento, si trova in natura sia allo stato nativo che combinato in composti con lo zolfo, l'arsenico, l'antimonio o il cloro in svariati minerali (ad esempio, l'argentite, Ag2S).
Giacimenti d'argento si trovano in Canada, Australia e negli Stati Uniti, ma la massima produzione negli ultimi due secoli si è avuta in Messico dalla miniera di Guanajuato. Il Perù è oggi il principale produttore d'argento al mondo.
In Italia è presente in Sardegna in vari giacimenti del Sarrabus.
Oltre che dai minerali, l'argento si ottiene anche dalla raffinazione elettrolitica del rame.
L'argento al suo stato “commerciale” è puro al 99,9%.




APPLICAZIONI DELL'ELEMENTO

L'impiego principale dell'argento è come metallo prezioso e i suoi sali alogenuri, specialmente il nitrato di argento, sono ampiamente usati anche in fotografia. E' usato anche nell’industria elettrica, elettronica e per prodotti da consumo interno come posate, gioielli e specchi. I circuiti stampati sono fatti usando le vernici d'argento e le tastiere del calcolatore sfruttano contatti elettrici d'argento. Le proprietà catalitiche d'argento lo rendono ideale per impiego come catalizzatore nelle reazioni di ossidazione. Altre applicazioni sono in odontoiatria e in batterie di lunga durata e di grande capacità a base di zinco.
In ogni paese esiste una disciplina legale sui marchi che devono essere riportati sugli oggetti d'argento a garanzia degli acquirenti.




EFFETTI DELL'ELEMENTO SULLA SALUTE

Sebbene l'argento abbia dimostrato un effetto germicida e battericida, gli effetti dell'argento sulla salute umana possono essere molto deleteri.
I composti dell'argento possono essere assorbiti nel sistema circolatorio e depositarsi in diversi tessuti dell'organismo portando all'argiria. L'argento non ha alcun ruolo negli equilibri biologici degli esseri umani. Anche quando l'argento è inalato può provocare seri problemi al corpo umano, come esposizione ad alte concentrazioni di vapori può causare stordimento, difficoltà di respirazione, emicranie o irritazione respiratoria.
A contatto con gli occhi può provocare gravi ferite corneali se il liquido entra in contatto con gli occhi. A contatto della pelle può causare l'irritazione cutanea. Il contatto ripetuto e prolungato con la pelle può causare dermatite allergica. Concentrazioni estremamente alte possono causare stordimento, indebolimento, confusione, stato di incoscienza, coma o morte. E’ moderatamente tossico. Può causare disagio intestinale, nausea, vomito, diarrea e narcosi. L'aspirazione di materiale nei polmoni può causare la polmonite chimica che può essere mortale.




ELEMENTO IN BIOLOGIA

L’argento non ha applicazioni biologiche conosciute; nonostante questo, negli ultimi duemila anni molte civiltà hanno attribuito proprietà curative a questo metallo. Per esempio i Romani usavano il nitrato d’argento per trattare le ulcere della cute, o per drenare il pus negli ascessi. Alla fine dell’Ottocento il dottor Halstead, uno dei fondatori della moderna medicina, usava delle lamine d’argento per curare le infezioni. Questa tecnica è stata utilizzata fino alla seconda guerra mondiale, quando è stata sostituita dall’uso di antibiotici.
Ancora oggi un farmaco contro le ustioni è a base di un composto dell’argento. Inoltre una miscela di argento e rame viene usata per togliere le alghe dalle piscine.



SPETTRI ATOMICI DELL'ELEMENTO

Spettro atomico di assorbimento del argento:



Spettro atomico di emissione del argento:






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